l

Itinerario Litorale Adriatico

LECCE – LE CESINE – ACAYA – MELENDUGNO – SAN FOCA – ROCA VECCHIA – TORRE DELL’ORSO

Lecce, città della pietra in movimento, è proprio attraverso la pietra che sembra sentire il mare non lontano. Il moto delle onde è nella metamorfosi continua alla quale il dominio d’una luce ora tersa e netta e ora morbida ed avvolgente, conferisce una mutevolezza d’acque, un respiro ampio e solenne e giocoso e affidato agli scherzosi capricci del vento.

LECCE

La città fu variamente denominata, con varianti di uno stesso nome che doveva, poi, stabilizzarsi nell’attuale Lecce. Il volto della città urbanisticamente ed architettonicamente, è quello di un barocco splendente e fantasioso ma non del tutto dimentico della classicità. Nel centro storico è un susseguirsi di una fitta rete di strade strette, vicoli e cortili che offrono scorci sorprendenti; gli antichi palazzi e i villini liberty su un lungo tratto della vecchia cintura urbana raccontano la storia civile e politica della città.  Elemento fondamentale della bellezza Barocca è sicuramente la “pietra leccese”, un calcare marnoso, che sembra nata apposta per permettere agli artisti di costruire quelle splendide scenografie. Lecce è semplicemente un piccolo miracolo artistico.

Da Piazza Sant’Oronzo A Piazza Sant’Oronzo, sovrastata dalla svettante colonna romana dall’alto della quale il patrono benedicente si china verso i suoi protetti, meritano una sosta Il Sedile e la contigua Chiesetta di San Marco: l’uno, traccia dell’antica amministrazione cittadina, l’altro segno di rapporti intensi con la repubblica Veneta. Dall’alto si può ammirare l’Anfiteatro romano; di fronte la chiesa di Santa Maria della Grazia. Su un lato del Castello Carlo , la Fontana dell’Armonia (due innamorati che bevono nella stessa conchiglia) ricorda l’arrivo in città dell’acqua del Sele. Il Castello è una poderosa presenza, esempio illustre d’opera bastionata di fortificazione in Puglia. Oggi è sede di spettacoli, mostre ed eventi culturali. Di particolare bellezza è la visita della piazza durante le ore serali.

Dalla Basilica di Santa Croce La Basilica di Santa Croce, ornatissima nella facciata, estremamente sobria nell’elegante interno, è monumento tra i più importanti della Lecce barocca e quasi emblema della città stessa. Al centro della facciata dà respiro un maestoso rosone; una selva di simboli si distende  intorno ad esso. L’abbondanza di ornati si continua nel Palazzo dei Celestini, l’antico convento che fa corpo con la basilica e oggi è sede della Prefettura  e dell’Amministrazione Provinciale. Negli immediati paraggi il Palazzo Loffredo-Adorno, la piazzetta Sigismondo Castromediano e Palazzo Carafa.

Da Piazza Duomo interpreta, con scenografica evidenza e sottile eleganza, un interno-esterno dove l’ampiezza degli spazi è regolata dalla scansione degli edifici che vi sono contenuti e che modulano fascinosamente l’intimità fastosa dell’interno e l’apertura verso uno spazio esterno da inventare. I Propilei, al margine, sono musicale invito ad entrare e via di fuga verso altre mete, memoria d’un limite che è un invito all’avventura. Basterebbe questo a comunicare la forza d’attrazione del luogo, che si scandisce nell’ardito Campanile dello Zimbalo, nel grazioso fondale del Palazzo vescovile, nella composta e fiorita quinta del Palazzo del Seminario. Attraversato il portone del palazzo una sorpresa attende il visitatore: un Palazzo barocco fresco e ridente come ornato che gli conferisce vivacità e grazia.

Da Porta Rudiae Sacro e profano coronano la parte superiore di Porta Rudiae: i Santi Oronzo, Irene e Domenico e le immagini dei fondatori della città. E sacro e profano si alternano, attraverso la porta, nel tratto che le si stende alle spalle. Ne paraggi si trovano anche la Chiesa del Rosario e l’Antico Ospedale dello Spirito Santo. In un’ambiente dove la ricerca dello scenografico è forma di una quotidianità illustre brilla il Conservatorio di Sant’Anna, più avanti la Chiesa di Santa Teresa.

E chi vuole scoprire un tratto caratteristico della città si inoltrerà nel quartiere delle giravolte. Da Porta Napoli Attrae l’attenzione, ed è al centro di un tratto vitalissimo della città, Porta Napoli con il suo arco di trionfo eretto in onore di Carlo V. Poco distante l’Obelisco esibisce sulle sue diverse facce, i simboli delle province del territorio denominato, un tempo, Terra d’Otranto. Prossimo è il Teatro Paisiello, quasi un piccolo teatro di corte. Da Piazza Santa Chiara La piazzetta di fronte alla settecentesca Chiesa di Santa Chiara è dominata dal monumento a Vittorio Emanuele II, re d’Italia. Due vie fiancheggiano la chiesa: una, via Arte della Cartapesta conduce al Teatro romano e ricorda un’attività primaria nella tradizione artigiana leccese. Poco avanti la singolare Chiesa di San Matteo, di stampo borrominiano, ben si inserisce in uno spazio esiguo ma equilibrato nel raccordo tra la chiesa e le costruzioni entro le quali è racchiusa. Bei palazzi punteggiano via Federico D’Aragona e via dei Perrone; il percorso sfocia a Porta San Biagio.

RISERVA NATURALE LE CESINE

Nel Salento sono presenti piccoli stagni costieri denominati Le Cesine: un ambiente ricco di varia e caratteristica vegetazione e favorevole alla fauna stanziale e migratoria. E’ affidata in gestione al WWF. L’area si presenta caratterizzata da gruppi vegetali diversi: canneto, pineta, lecetta, macchia mediterranea, terreno coltivato. De grandi bacini sono alimentati da acque meteoriche o da falde sotterranee. Una grande duna separa le Cesine dal mare. La fauna che frequenta il luogo è stanziale (volpe, tasso, riccio, donnola, il colubro leopardino, rane e tritoni) e migratoria (varie specie di uccelli osservabili nel momento della loro migrazione verso i paesi più caldi).

ACAJA

Acaja, unico esempio nel meridione d’Italia di città fortificata di modello rinascimentale, si trova a pochi chilometri da Lecce, nel territorio del Comune di Vernole. Il nome è dovuto al signore Gervasio Acaja, che costruì la cinta muraria ed il fossato. Il borgo conserva ancora oggi il suo aspetto di città-fortezza. Il recente restauro ha ridato splendore alla costruzione e la resa fruibile per iniziative culturali e prestigiosi incontri.

MELENDUGNO

Situata tra Lecce e Otranto è antico centro testimoniato da due dolmen di età preistorica. La sua posizione tra terra e mare, consentì alle popolazioni del luogo di sviluppare l’agricoltura e la pesca.  Le torri che hanno dato il nome alle sue marine costituivano un sistema di avvistamento contro incursioni dal mare. Notevole bellezza hanno le sue marine: Torre dell’Orso, San Foca, Sant’Andrea, Roca.

SAN FOCA

Antico villaggio di pescatori costituitosi intono ad una torre costiera, detta “ Torre dei Turchi”, fatta erigere nel 1568 da Carlo V nell’ambito della costituzione di un sistema difensivo delle coste salentine. Tracce di vita dei secoli precedenti sono emerse da rinvenimenti casuali e da scavi programmati. Importante è il porto turistico, uno dei maggiori e meglio attrezzati della costa. La Grotta degli Amanti, lungo la scogliera, è legata ad una di quelle storie popolari che spesso caratterizzano suggestivi spazi. Oggi è una delle località più rinomate grazie alla sua spiaggia di sabbia e al lungomare con negozi, locali, bar e tanti divertimenti.

ROCA VECCHIA

Località balneare sull’Adriatico, prende nome dai ruderi del Castello costruito sulla scogliera che scende a picco sul mare.La costa di Roca Vecchia è bassa e rocciosa, la scogliera è ricca di grotte. Tra queste spicca la famosissima Grotta della Poesia sulle cui pareti  restano tracce di scrittura messapica.

TORRE DELL’ORSO

La località è uno dei centri più rinomati di tutta la Puglia, ben attrezzato prende il nome da una torre costiera che si erge su un alto sperone di roccia. Fitte pinete e una rigogliosa macchia mediterranea fanno da cornice alla splendida Spiaggia delle Due Sorelle e rendono il luogo attraente. L’abitato sorge più in alto rispetto alla spiaggia. Punteggiano la scogliera numerose grotte, scelte un tempo da pescatori come dimora o rifugio. Gli scogli denominati Le due sorelle”, sono interpretati con racconti fantastici: qui quello di due sorelle che, affascinate dal mare che mai prima avevano visto, vi s’inoltrarono pericolosamente ed annegarono. Torre dell’Orso è oggi una delle località più frequentate.